Il segretario di sinistra italiana, Nicola Fratoianni, nell’ambito di un’intervista a Fanpage.it, attacca Draghi dopo firma dei 9 accordi con la Turchia.
“Possibile che il nostro presidente del Consiglio non abbia trovato lo spazio per sollecitare la Turchia, anche in modo retorico, ad un impegno sul rispetto dei diritti umani?”, queste le dure parole di Nicola Fratoianni all’indirizzo di Draghi.
Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che alla convention Nuove Energie ha siglato un patto con i Verdi, analizza a Fanpage.it i nove accordi firmati ieri da Italia e Turchia, al vertice di Ankara, a cui ha partecipato Draghi.
Stando ai commenti di Fratoianni, sarebbe molto grave che il Presidente del Consiglio Draghi, nonostante abbia qualificato Erdogan come “un dittatore”, adesso pare intesserato ad una profonda intesa con il presidente della Turchia, senza che il quadro approdi prima in Parlamento.
Le parole di Fratoianni
Draghi è passato dal definire Erdogan un dittatore, a dichiarare che Italia e Turchia sono amici e alleati. Che ne pensa?
È la rappresentazione plastica di quanto la reapolitik travolga l’ipocrisia che domina il dibattito pubblico. In questo momento continuiamo a essere inondati di parole che raccontano l’impegno a difesa dei valori democratici dell’Occidente, ma questi valori sono quotidianamente traditi nel modo più imbarazzante.
La batteria di accordi siglata dal governo italiano con il governo turco, è lo specchio di questa logica. In nome dell’interesse economico e della geopolitica, vengono completamente svenduti tutti quei valori che vengono richiamati continuamente come pilastri indiscutibili della nostra iniziativa politica e diplomatica.
Tra gli accordi firmati c’è pure quello sulla reciproca protezione delle informazioni classificate nell’industria della difesa. Un passaggio su cui bisognava sentire il Parlamento?
C’è questo, ma nella dichiarazione congiunta c’è pure un lunghissimo paragrafo dedicato alla lotta al terrorismo. E su questo non c’è nemmeno una parola di chiarimento, visto che la Turchia considera terroristi i curdi, e fa della lotta al terrorismo uno strumento di una infinita e indegna repressione nei
confronti di tutto il popolo curdo, non solo del Pkk e dell’Ypg, formazioni che hanno combattuto a lungo in prima linea contro la minaccia dell’Isis.
Un Fratoianni accusatorio
Fratoianni poi continua “Al di là di questo specifico punto sulla protezione dei dati sulla difesa, io credo che il Parlamento vada consultato quando di stringono accordi così ampi con altri Paesi, in particolare quando i Paesi con cui discutiamo sono Paesi in cui i diritti umani e civili non sono minimamente garantiti e rispettati.
L’idea che il nostro Paese possa siglare un accordo di questa natura con la Turchia, che è una delle peggiori dittature della scena attuale, senza che il Parlamento ne discuta, è semplicemente inaccettabile, e va oltre i singoli accordi.
Possibile che il nostro presidente del Consiglio in una dichiarazione come questa non abbia trovato lo spazio per sollecitare la Turchia, anche in modo retorico, a un impegno sul rispetto dei diritti umani?”